mercoledì 30 gennaio 2008

Abilità e tecniche

La Tecnica del Richiamo (Kuchiyose no Jutsu)

La Tecnica del Richiamo (Kuchiyose no Jutsu) è classificata di livello C (il più alto è il livello A), utile sia per attaccare sia per difendersi. Generalmente è utilizzata da ninja superiori al grado di Genin. La tecnica richiede a chi la utilizza che stipuli un contratto con un tipo di animale, firmando una pergamena con il sangue. Chi non ha stipulato il contratto non può evocare alcun tipo di creatura. Per effettuare l'invocazione si fa una traccia di sangue sul palmo della mano, e, dopo aver effettuato le posizioni cinghiale, cane, passero, scimmia e pecora si poggia la mano a terra. A seconda del chakra utilizzato, appare una animale più o meno grande. La maggior parte delle creature obbediscono a chi le ha invocate, ma alcune tra le più grandi e forti, come Gamabunta o Manda, pretendono la lealtà e il rispetto dell'invocatore; Manda arriva a chiedere centinaia di sacrifici umani come ricompensa. Le invocazioni hanno le loro particolari abilità, e possono utilizzarle autonomamente o in combinazione con i loro evocatori. Di seguito sono riportate tutte le creature evocate nella serie da Jiraiya:

Gama
Gama è un rospo di medie dimensioni che appare quando viene presentato Jiraiya, noto anche come Eremita dei Rospi. Subito dopo essere stato richiamato, Gama mette al tappeto Ebisu, che aveva infastidito Jiraiya mentre stava sbirciando nei bagni delle donne alle terme. Più avanti, viene evocato per portare il contratto per richiamare i rospi, firmato da Naruto. Nella sua ultima apparizione blocca l'attacco di Kisame che stava per colpire Naruto; in questa circostanza, compare con addosso un'armatura da samurai.
Gamabunta
Gamabunta ( letteralmente Re dei Rospi
) è il signore dei rospi. È enorme (è alto circa 100 metri), e può essere evocato nelle battaglie con gli avversari più forti. Naruto riesce ad evocarlo soltanto utilizzando il chakra della Volpe a Nove Code, altrimenti riesce a richiamare soltanto uno dei suoi figli, molto più piccoli. Gamabunta fa la sua prima apparizione nella prima puntata dell'anime, cavalcato dal Quarto Hokage nello scontro con la Volpe. Naruto lo evoca per la prima volta quando viene spinto in un canyon da Jiraiya, che vuole terrorizzarlo per fargli liberare il chakra del demone. Inaspettatamente, Naruto evoca proprio Gamabunta, per niente felice di ritrovarsi in un canyon.
Gamabunta è irritabile e burbero. Non gli piace prendere ordini da qualcuno, a meno che chi l'ha evocato non abbia un gran talento e non sia degno di rispetto. Jiraiya e il Quarto Hokage sono le uniche due persone che riescono a controllarlo (sebbene lo stesso Jiraiya ammetta che gli riesce molto difficile). Il suo vocabolario è lo stesso di un boss della mafia giapponese, e si dimostra molto protettivo nei confronti dei suoi sottoposti. Lui e Jiraiya sembrano buoni amici, oltre che compagni di bevute.
La prima volta che Naruto ha invocato Gamabunta, questi non credeva possibile che un ragazzino come Naruto fosse in grado di richiamarlo. Il ragazzo, arrabbiato, gli disse che, avendolo invocato, era il suo padrone, ma per tutta risposta Gamabunta gli rispose di portargli rispetto se non voleva morire. Si convinse che era stato Naruto ad invocarlo soltanto dopo aver controllato il contratto. Inizia a dimostrare la sua simpatia verso Naruto soltanto quando il ragazzo riesce a portare a termine la sfida propostagli dal rospo: rimane saldo sulla sua testa fino al calare del sole. Gamabunta afferra con la lingua l'esausto Naruto che portata a termine la sfida stava cadendo dalla testa del rospo e ricorda che l'ultima persona ad essere rimasta sulla sua testa per così tanto tempo era stato il Quarto Hokage.
Durante la guerra fra la Foglia e l'alleanza Sabbia-Suono, Naruto invocò Gamabunta nello scontro con Gaara trasformato nel Tasso Monocoda proprio quando stava per essere ucciso dal Funerale del Deserto. Inizialmente Gamabunta si rifiutò di aiutarlo, visto che non avevano ancora fatto il tradizionale brindisi con il saké. Tuttavia, quando scoprì che anche suo figlio Gamakichi, invocato per sbaglio in precedenza, era stato quasi ucciso da Gaara e salvato proprio da Naruto, Gamabunta si decise ad aiutare il giovane, battendosi con lo Shukaku.
L'ultima evocazione di Gamabunta, escludendo le puntate filler dell'anime, risale allo scontro fra i tre ninja leggendari Jiraiya, Tsunade ed Orochimaru.
Gamabunta usa la sua immensa spada per combattere, è in grado di produrre un intenso getto di olio infiammabile che se incendiato da una tecnica di fuoco causa gravi danni, ed è in grado di sputare potenti getti d'acqua dalla bocca.
Gamaken
Rospo gigante evocato per la prima volta nel capitolo 374 da Jiraiya nello scontro contro il mostruoso camaleonte di Pain. Indossa lo stesso vestiario di Gamabunta e pare utilizzarne lo stesso vocabolario da mafioso. Appare con un' arma a due punte coperta di spunzoni e uno scudo. Combatte contro diverse evocazioni di Pain, ma viene congedato da Jiraiya nel bel mezzo dello scontro.
Gamakichi
Gamakichi è uno dei figli di Gamabunta. Viene invocato per sbaglio da Naruto nello scontro con Gaara, perché il ragazzo non era riuscito ad usare abbastanza chakra. Gamakichi comprende immediatamente la situazione, e si nasconde subito. Viene richiamato accidentalmente anche da Jiraiya mentre questi si batteva con Orochimaru, perché Tsunade, in segreto, gli aveva somministrato una droga che gli impediva di impastare il chakra.
Recentemente, Gamakichi è apparso, molto cresciuto, in un poster pubblicato da Shonen Jump.
Gamatatsu
Gamatatsu è il fratello minore di Gamakichi, più debole e con meno esperienza. Viene invocato accidentalmente da Naruto, che non riesce ad usare il chakra della Volpe, durante lo scontro con Orochimaru. Il piccolo rospo rivela che questa è la prima volta che viene richiamato, e che vuole fare del suo meglio.




Mà e Pà
Mà e Pà sono i due grandi Rospi Eremiti. Si possono considerare dei rospi-shinobi e sono la più potente evocazione di Jiraiya. Vengono presentati nel Capitolo 375 del manga: sono due rospi di normali dimensioni, che compaiono sulle spalle di Jiraiya, e sono marito e moglie. Jiraiya dice che egli stesso è un girino in confronto a loro. Jiraiya evoca Mà e Pà in modo che lo aiutino a compiere la tecnica della Modalità Eremita, durante lo scontro con Pain. Nonostante questo Jiraiya non può sopraffare il suo allievo, e in gravi difficoltà chiede a Mà di andare da Tsunade con il corpo di uno dei Pain ucciso; Pà invece si rifiuta e resta con Jiraiya fino alla fine. Prima di morire Jiraiya sigilla sulla schiena di Pà un messaggio criptato, forse un indizio per scoprire la vera identità di Pain. Nonostante quest'ultimo gli salti addosso, Pà riesce a scappare dal Villaggio della Pioggia e con lui tutte le informazioni raccolte da Jiraiya.

Tecnica della Prigionia della Bocca di Rospo


Nome originale: Gamaguchi shibari
Utilizzatori: Jiraiya in combinazione con Iwagama
Descrizione: Jiraiya trasforma l'ambiente circostante nello stomaco del rospo Iwagama. I nemici ne restano intrappolati e cominciano ad essere digeriti, senza avere alcuna possibilità di fuga. Inoltre Jiraiya conosce perfettamente la posizione dei suoi nemici ed è anche in grado di far restringere le pareti dello stomaco. Soltanto Itachi Uchiha, grazie all'utilizzo dell'Amaterasu, riesce a fuggire. Prima di lui, nessuno era mai scampato a quella mortale prigione di carne.

Tecnica del Fiato Incendiario del Rospo


Nome originale: Katon - Gamayo Emudan
Sigilli: serpente, pecora, scimmia, cinghiale, cavallo, tigre
Utilizzatori: Jiraiya in combo con Gamabunta
Descrizione: Attacco combinato con il quale Jiraiya infiamma l'olio che Gamabunta è in grado di sputare in gran quantità; usato per la prima volta durante lo scontro fra Jiraiya/Gamabunta, Orochimaru/Manda e Tsunade/Katsuyu. la tecnica in questione causa un'enorme esplosione in grado di danneggiare seriamente l'avversario, se non addirittura ucciderlo.

Rasengan

Il Rasengan è una delle tecniche utilizzate da Naruto, protagonista dell'omonima serie manga e anime di Masashi Kishimoto. È una tecnica a corto raggio di Grado A (le tecniche più complesse sono di Grado S, le altre tecniche in ordine di difficoltà e potenza sono di Grado A,B,C,D). Dopo aver accumulato una gran quantità di chakra nella mano destra ed avergli impresso una rotazione, Naruto cerca di colpire l'avversario. Se utilizzata a dovere, questa tecnica può essere mortale. Tale tecnica è usata anche dal Quarto Hokage, che per completarla ha impiegato tre anni.
L'allenamento per apprendere questa tecnica consiste in tre fasi, ognuna più difficile della precedente.
Prima fase
Il prima fase dell'allenamento consiste nel cercare, usando il chakra, di far ruotare l'acqua contenuta in un palloncino di gomma per poi farlo esplodere. Naruto riesce abbastanza velocemente a far ruotare l'acqua, ma incontra qualche difficoltà, superata comunque dopo breve tempo, nel far esplodere il palloncino. Possiamo quindi dedurre che lo scopo di questo primo allenamento è riuscire a dare una costante rotazione del chakra all'interno del pallone, è inoltre importante notare che per far scoppiare il palloncino non bisogna far ruotare il chakra in un unica direzione, ma mandarlo contemporaneamente in diverse direzioni in modo da causare una sua più facile rottura.
Seconda fase
La seconda fase consiste nel far scoppiare il palloncino senz’ acqua all’interno, quindi 100 volte più difficile come detto dallo stesso Jiraiya. Naruto ha molte difficoltà, ma capisce che il segreto sta nel rilasciare il chakra in un colpo solo. Purtroppo non basta perché il palloncino si buca solo. Jiraiya gli spiega che sta tutto nella concentrazione e gli fa un segno nel mezzo della mano. Naruto dopo aver ricordato gli insegnamenti del maestro Iruka sulla concentrazione capisce il metodo e fa scoppiare il palloncino con una potenza inaudita, che sorprende lo stesso Jiraiya.
Terza fase
L'ultima fase dell'allenamento è di una difficoltà abissale rispetto alle precedenti. Lo scopo è utilizzare la rotazione e la potenza apprese nelle prime due fasi, e contenerle. La prova pratica è cercare di creare una sfera perfetta di chakra dentro un palloncino pieno d'aria, senza farlo esplodere. Naruto fa inizialmente pochi progressi, ma dopo aver scommesso con Tsunade di riuscire a completare la tecnica in una settimana, si allena giorno e notte fino a riuscirci: non ci riuscirà però normalmente, ma aguzzando l'ingegno creerà una copia con cui conterrà il chakra in una sfera di chakra stesso. Il primo a subire il Rasengan è Kabuto, durante la battaglia fra i tre ninja leggendari Jiraiya, Tsunade ed Orochimaru.

Simulacro di Spine

Nome Originale: Hari Jizō
Utilizzatori: Jiraiya
Descrizione: Tramite questa tecnica, Jiraiya può far crescere e indurire i suoi capelli formando un scudo attorno a lui, che lo protegge dalla maggior parte degli attacchi fisici e in alcuni casi può anche ferire l'avversario.

Tecnica Palude Infernale


Nome originale: Doton - Yomi Numa
Utilizzatori: Jiraiya
Descrizione: Questa tecnica trasforma una vasta area di terra in una palude in cui sprofonda qualsiasi cosa ci si trovi, rendendo impossibile a chi o a cosa ci si trovi muoversi. La dimensione della palude è proporzionale alla quantità di chakra utilizzato per eseguire la tecnica.

Tecnica della Palla di Fuoco Suprema


Nome originale: Katon - Goukakyuu no Jutsu
Sigilli: serpente, pecora, scimmia, cinghiale, cavallo, tigre
Utilizzatori: Clan Uchiha, Kakashi Hatake, Jiraiya
Descrizione: Jutsu che utilizza molto chakra, creando una vera e propria sfera gigantesca di fuoco.

Rasengan supremo

Il Rasengan supremo è una delle tecniche utilizzate da Jiraiya!
Jiraiya utilizza il rasengan supremo in Modalità Eremita nello scontro contro Pain anche se risulterà vano (capitolo 377). la tecnica è utilizzata anche da Naruto, anche se si nota una sfera di chakra più piccola (primi capitoli della seconda serie). Il rasengan supremo si potrà vedere nello scontro tra Jiraiya e Pain, che riuscirà ad assorbirla grazie ad uno dei suoi sei corpi, uno grasso, che ha la capacità di assorbire le tecniche avversarie senza riportare danni. Il rasengan supremo è grande 50 volte quello normale e finora questa tecnica è stata utilizzata solamente dall'Eremita dei Rospi. Di questa nuova e potentissima versione del Rasengan si sa ben poco, oltre al fatto che è stata usata una sola volta e da un ninja di altissimo livello. Per apprendere questa tecnica occorrono molti anni di allenamento e una preparazione fisica altissima. Si può dire che questa tecnica è di livello "S", ossia che possono utilizzarla solo Ninja Leggendari o i Kage più preparati.

Modalità Eremita


Nome originale: Modalità Eremita o Metodo Sannin
Utilizzatori: Jiraiya con l'aiuto dei rospi Mà e Pà
Descrizione: La Modalità Eremita (o Metodo Sannin) è una tecnica di combattimento mostrata per la prima volta nel capitolo 375 del manga e utilizzata da Jiraiya. Jiraiya evoca due rospi eremiti, Mà e Pà, che compaiono sulle sue spalle e il suo aspetto cambia fino a diventare simile ad un rospo. Il fine di questa tecnica, probabilmente, è quello di far crescere la potenza del ninja esponenzialmente. Jiraiya stesso afferma che da solo non potrebbe farla, ma solo con l'aiuto dei due rospi eremiti, che il Sannin descrive come potentissimi.






venerdì 25 gennaio 2008

Ricordi dal passato

Jiraiya: Se continuassero a passare da un hokage all’altro ne andrebbe della stabilità del villaggio… E poi oltre a te in questo momento non c’è nessuno che ne sarebbe in grado.
Tsunade: Kakashi dove lo metti? E poi eventualmente ci sarebbe anche Naruto!
Jiraiya: Lascia fuori Kakashi… A Naruto hai addirittura regalato il ciondolo… Ma è troppo presto…
Tsunade: E allora perché gli hai passato tutta quella forza? Gli hai addirittura insegnato il rasengan…
Jiraiya: In realtà… Aveva un che di nostalgico… Un po’ come se fossi ancora il maestro di Minato…
Tsunade: Namikaze Minato… Gli assomiglia proprio…
Jiraiya: Mhh.. No… Minato era uno di quelli che vedi una volta in dieci anni… Ancora non ne sono nati come lui… Era un uomo molto dolce.. eppure aveva un temperamento d’acciaio…L’ho visto diventare Hokage in un batter di ciglia…
Jiraiya: Non ho figli e quindi non posso sapere se è davvero così… Ma credo che se fosse stato mio figlio sarei stato molto orgoglioso…
Tsunade: Uhm… Ora che me lo dici… E’ vero che sono anche profondamente diversi…Dovendo scegliere.. Penso che abbia preso più da sua madre…
Jiraiya: Se non ricordo male… Una kunoichi del Paese del Vortice…?
Tsunade: Eh già… Il carattere.. Il suo modo di combattere…Tsunade: E’ tale e quale Uzumaki Kushina.
Jiraiya: Ahhh! Ecco come si chiamava! Quei capelli rossi… Quel modo di parlare… Era veramente un maschiaccio.. sembrava proprio un maschio!
Tsunade: Alla fine anche Kushina crescendo si fece davvero bella… Però Naruto ha la faccia di suo padre…
Jiraiya: E’ per questo che ce lo rivedo così tanto… In un certo senso… Per me è un po’ come vedere mio nipote


“ Il Grande Rospo Eremita aveva predetto che sarei stato destinato a guidare colui che avrebbe portato il cambiamento nel mondo… E che un giorno avrei dovuto compiere una scelta che avrebbe deciso le sorti di questo nostro mondo.. Oggi avrei potuto sconfiggere Pain, fermare Akatsuki e salvare il mondo dalla distruzione… Ma ovviamente anche questa scelta si è rivelata un fallimento…”
“ Lo so… è veramente patetico… Questo è il finale della mia “Storia del Coraggioso Jiraiya…” (NdB: Romanzo classico giapponese veramente esistente, da cui sono tratti i nomi Jiraiya, Tsunade e Orochimaru… Ci sono anche i rospi, che aiutano Jiraiya nelle sue imprese… tra l’altro, Jiraiya è scritto con kanji diversi rispetto a quelli usati per il personaggio di Naruto).


Jiraiya: Mi è venuto veramente da schifo questo romanzo…
Minato: Ma cosa dice!? Non è affatto vero! Io l’ho trovato splendido questo romanzo! E’ pieno zeppo di episodi tratti dalla sua vita… Una sorta di romanzo autobiografico o sbaglio?
Jiraiya: Mah sarà… Fattostà che non ha venduto per niente! Il prossimo romanzo sarà pieno di cose hot... E voglio vedere se non venderà!
Minato: Eheh… il protagonista di questo libro mi ha davvero colpito… E’ un grande… Non si arrende mai fino alla fine! Secondo me le somiglia incredibilmente…
Jiraiya: A-Ahah… Ti ringrazio…
Minato: E quindi… Pensavo…
Jiraiya: Uhm?
Minato: Mi piacerebbe tanto… Che mio figlio diventasse un ninja simile al protagonista del libro! E sarei felice se mi permettesse di dargli lo stesso nome… Le dispiace?
Jiraiya: M-Ma… Ehi! Sei sicuro di quello che fai? E’ un nome che ho deciso un giorno nella follia mentre mangiavo il ramen!
Kushina: Naruto… Io lo trovo bellissimo!
Jiraiya: Kushina… Ahah… E quindi… Io in pratica sarei il suo padrino? Ahah… Ma siete sicuri che io sia adatto a una cosa del genere?
Minato: Proprio perché è lei lo vogliamo! Lei è un ninja incredibile… con un talento straordinario… Non c’è nessuno al mondo come lei!
Jiraiya: “ Eh già…Andò così… Fui io a dargli quel nome…”


Naruto: Io diventerò Hokage!!! E supererò tutti gli Hokage che sono venuti prima di me!!! Io non mi rimangio mai le mie parole! Questo è il mio modo di essere ninja!
Jiraiya: “Naruto… A pensarci bene.. Tu sei proprio come il protagonista di quel romanzo…”“ Stai crescendo proprio come Minato e Kushina speravano…”“ Quanto a me…”
Minato: “ Proprio perché è lei noi lo vogliamo! Non esiste un ninja che abbia il suo stesso talento e le sue stesse qualità!”
Orochimaru: L’unico vero talento di un ninja è quello di saper usare alla perfezione tutte le tecniche esistenti…Lo dice la parola stessa… Ninja… Un individuo che usa il ninjutsu…
Jiraiya: E’ tu credi davvero che questo basti ad essere un ninja? Davvero non lo capisci? Un ninja… E’ qualcuno capace di lottare sempre fino alla fine.
Orochimaru: ..questione di punti di vista… eheh…
Jiraiya: Adesso ti dirò una cosa… Quello che fa veramente l’abilità di un ninja non è la quantità di jutsu che sa utilizzare… Quello che conta davvero… E’ uno spirito indomabile.“ Non rimangiarsi mai le proprie parole… Non arrendersi mai, per nessuna ragione.. in nessuna circostanza… Se questo è il tuo motto di vita….
“ Naruto… Io sono il tuo maestro… E non posso permettermi di cedere ai rimpianti”“ Mi chiedi perché?”
Jiraiya: “ … Perchè il nindou(il credo) di un allievo è sempre l 'eredità del suo maestro! “ Dico bene… Eh, Naruto?”
Jiraiya: “ Non mi arrenderò mai…. Alla fine dunque era proprio questa la grande scelta che avrei dovuto compiere…Naruto… Il bambino della profezia sei tu… Non ci sono più dubbi… Io mi fermo qui… Da qui in poi comincia la tua storia”
"Cala il sipario su questa storia fatta di sangue e coraggio. L’eroe non si è arreso, ha fatto la sua scelta: tutte le sue speranze sono nelle mani del suo ultimo allievo".